Isolamento Termico

Per isolamento termico (o coibentazione termica) si intende tutti i sistemi e le operazioni costituenti gli sforzi atti a ridurre il flusso termico di calore scambiato tra due ambienti a temperature differenti. L’isolamento termico in edilizia è volto, principalmente, al fine di contenere il calore all’interno degli edifici (per la protezione dal caldo estivo è più corretto parlare di “schermatura dal calore”). L’isolamento termico in edilizia consente di isolare termicamente l’interno di un edificio dal suo esterno sfruttando la resistenza termica di un materiale. Le diverse tecniche progettuali si relazionano al materiale isolante impiegato a seconda che questo sia messo all’interno, in intercapedine o esterno.

INTERNO:
Quando lo strato isolante viene messo interno rispetto allo strato di supporto. Questa tecnica è impiegata soprattutto negli edifici esistenti, quando risulta difficoltoso trovare soluzione più semplici. Presenta problemi di elevato rischio di condensa interstiziale, che può essere ovviato tramite l’utilizzo di un’intercapedine. Le principali tipologie sono:
– Isolante sullo strato di supporto: quando si fissa, tramite l’uso di colla o di tasselli, il materiale isolante direttamente sulla muratura. Consigliabile l’uso di un materiale altamente permeabile al vapore in maniera che questo si diffonda e non crei della condensa interstiziale che possa andare ad intaccare le prestazioni del materiale.
– Isolante sulla struttura di sostegno: si fa una struttura di sostegno in montanti distanziata di qualche centimetro dallo strato di supporto sulla quale vengo inseriti i pannelli di materiale isolante che deve essere rigido.

INTERCAPEDINE:
È la soluzione che prevede due strati di supporto separati da una camera d’aria che può essere piena, semipiena, o vuota. Con questa soluzione all’isolamento dovuto al materiale isolante, si aggiunge anche quello degli strati di supporto e/o della camera d’aria. È la soluzione storicamente più usata in Italia; oltre all’isolamento termico presenta anche un buon isolamento acustico.
Lo spessore finito della parete è superiore rispetto agli altri tipi. Esistono due tecniche principali di realizzazione, una che prevede l’uso di due strati di supporto che vanno ad unirsi alla struttura portante, l’altra prevede uno strato di supporto unito alla struttura portante mentre l’altro strato murario, più sottile, viene rinforzato con degli elementi collegati al primo muro.

ESTERNO:
L’isolamento esterno, comunemente detto “a cappotto”, prevede che il materiale isolante venga messo esternamente allo strato di supporto e protetto da un rivestimento, che può essere una malta, oppure un controplaccaggio. I pericoli maggiori sono dovuti alla possibilità dell’infiltrazione di acqua che potrebbe andare ad occupare i pori dell’isolante limitando le proprietà isolanti di quest’ultimo. I pannelli possono essere fissati alla parete tramite l’uso di colle, di tasselli o di entrambi.

Di seguito alcuni esempi di lavori da noi realizzati:

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